Mangiare fette biscottate ogni giorno: ecco le conseguenze per colesterolo, glicemia e pressione

Sono buone, croccanti e sicuramente perfette per iniziare la giornata con una marcia in più. Per non parlare poi della possibilità di renderle ancora più sfiziose con un velo di marmellata o con un po’ di crema di cacao. Ci riferiamo alle fette biscottate, un alimento che da sempre è presente sulla tavola degli italiani e che può essere apprezzato in diverse varianti.

Ad un primo impatto le fette biscottate possono apparire come qualcosa di leggero, ma al tempo stesso gustoso ed invitante. Pare però che farne un consumo esagerato possa avere dei brutti effetti sulla salute dell’uomo, andando ad incidere negativamente sulla pressione arteriosa, sulla glicemia e perfino sul colesterolo. Ecco, dunque, che cosa si rischia a mangiarne troppe.

Le fette biscottate sono così salutari come dicono?

Quando si pensa alle fette biscottate ci si focalizza su un alimento che in linea di massima può essere consumato anche nel regime dietetico più severo. Questo perché è possibile acquistarle nella varietà integrale oppure consumarle senza l’aggiunta di condimenti e zuccheri. Si tratta di fette di pane che vengono cotte due volte, in maniera da durare a lungo nel tempo e risultare più croccanti.

Anche se ne esistono diverse varianti, quella più diffusa è la classica, che viene realizzata con farina raffinata, zuccheri e grassi saturi, tra cui ad esempio l’olio di palma. Questi prodotti non sono dei più salutari ed è proprio per questo motivo che, a lungo andare, potrebbero comportare gravi problemi di salute. L’accumulo di grassi potrebbe comportare un innalzamento dei livelli di colesterolo, così come gli zuccheri potrebbero avere un impatto negativo sulla glicemia. Da non sottovalutare anche la pressione alta in quanto anche questo parametro è da tenere in considerazione.

Colesterolo, glicemia e pressione: ecco come le fette biscottate possono influire su questi parametri

Non tutti sanno che le fette biscottate integrali potrebbero avere un effetto poco piacevole per quanto riguarda i livelli di colesterolo nel sangue. Ci focalizziamo principalmente su quello che i medici definiscono come colesterolo cattivo, ovvero LDL. A seguito dell’alta presenza di fibre, infatti, il colesterolo non viene assorbito come dovrebbe e rimane libero nel sangue, risultando più alto del dovuto. Per quanto riguarda la glicemia, invece, è importante dire che la farina raffinata e l’utilizzo di zuccheri complessi non fanno altro che far aumentare il livello di glucosio nel sangue, comportando picchi glicemici davvero pericolosi. Citiamo infine la pressione arteriosa, in quanto alcuni tipi di fette biscottate hanno un alto contenuto di sodio, il che favorisce il sopraggiungere dell’ipertensione. Esistono però dei casi in cui consumare fette biscottate è sicuramente più indicato rispetto ad altri alimenti. Ecco quali:

  • Problemi digestivi
  • Reflusso gastroesofageo
  • Bruciori o acidità di stomaco

In questo caso consumare le fette biscottate può essere davvero utile, in quanto si tratta di un cibo secco che assorbe i succhi gastrici prodotti in eccesso e che solitamente causano problemi nella digestione e acidità di stomaco. In linea di massima è quindi importante considerare la fetta biscottata come un alimento benefico ma da limitare poiché potrebbe comportare notevoli disagi per glicemia, pressione e colesterolo.

Ad ogni modo è sempre importante valutare la condizione fisica di ogni individuo, in maniera tale da valutare eventuali predisposizioni verso determinate patologie e scegliere se adottare le fette biscottate come spuntino o meno. Sicuramente si tratta di una valida alternativa al pane, ma è bene sapere in che cosa ci si potrebbe imbattere laddove il consumo diventi smodato.

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